Ai piedi dell’Etna, la famiglia Scuderi ha creato un rifugio, un’oasi per tutti i cani della zona bisognosi di aiuto. Alfia, Angelo e Giacomo hanno lasciato Varese per tornare nella loro terra d’origine e avverare un sogno. La loro Oasi del randagio nasce dalla voglia di poter offrire amore e accoglienza ai randagi, in attesa di un’adozione e di una nuova vita in un’altra famiglia.

Ogni cane che arriva all’Oasi del randagio viene nutrito, curato e inserito nella grande famiglia di questo rifugio con un nome, che spesso racconta tanto della sua storia, come nel caso di Lazzaro.

Il cane Lazzaro, infatti, è stato trovato in fin di vita avvolto tra corde e coperte, dopo essere stato letteralmente gettato da un ponte, da un’altezza di 6 metri, quasi fosse un rifiuto.
Impaurito e incapace di sollevarsi, Alfia e Angelo portarono Lazzaro immediatamente dai veterinari, che riscontrarono gravi artrosi calcificate nella colonna vertebrale ed un’ernia, per le quali Lazzaro non solo non riusciva a camminare, ma era anche incapace di stare semplicemente in piedi.

Adesso Lazzaro, dopo aver ricevuto cure e amore, pian piano riesce a fare anche dei primi “passi” grazie al carrellino che Alfia e Angelo hanno fatto costruire su misura per lui da un artigiano siciliano.
Colpita dalla sua incredibile storia, Eleonora Giovannini ha scritto un libro che parla di Lazzaro intitolato non a caso Rinato. La presentazione del libro avverrà presumibilmente a fine novembre 2019.

È possibile contribuire alle cure di Lazzaro ma anche di tutti gli altri ospiti a quattro zampe dell’Oasi del randagio proprio con l’acquisto del libro Rinato di Eleonora Giovannini.